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Leonardo Crudi

Nasce a Roma nel 1988. Autodidatta, all’età di 13 anni scopre il mondo dei graffiti. Questa sua prima formazione di “strada” gli insegna a costruire immagini bidimensionali ed ad associare i colori, portandolo anche a sviluppare interesse per una rappresentazione in bilico tra astrazione e figurazione. A partire dal 2012 si dedica alla produzione delle sue prime opere su carta, ispirate, per gli elementi geometrici, al lettering dei graffiti e, per la resa realistica delle figure, alle inquadrature del cinema neorealista italiano. Sceglie come mezzi espressivi la penna a sfera e gli smalti, coniugando il tratto grafico verticale con campiture geometriche di colore uniforme. Dal 2014 approfondisce la lezione di Renato Mambor (1936-2014); perfeziona così la bidimensionalità spaziale e introduce nelle composizioni sagome di lavoratori. Nel 2015 si dedica allo studio del cinema d’avanguardia sovietico, influenzato dal “montaggio delle meraviglie” di Ėjzenštejn. Successivamente si rivolge alle avanguardie pittoriche e fotografiche del Suprematismo, Costruttivismo e Futurismo russo, e rielabora le lezioni di Rodčenko, El Lissitzky e Malevič. Lo attrae la possibilità di unire astrazione e figurazione in un linguaggio capace di veicolare contenuti etici e politici. Nella sua visione, essere artisti significa impegnarsi attivamente per la trasformazione della società contemporanea.